Master Class studenti di Architettura-Restauro della State University di Samara, (Russia) per la Società Sansone s.r.l. In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca ed il Consolato Onorario d’Italia nella Regione di Samara e la Repubblica del Tatarstan.
Lunedì 21 febbraio i soci del Lions Club Firenze Pitti, insieme a molti ospiti e autorità, sono stati ricevuti dal Parroco della Chiesa Ortodossa russa arciprete Gheorghi Blatinski, dalla
Starosta Ania Woronzoff e da molti rappresentanti della Comunità russo-ortodossa.
In visita guidata hanno potuto ammirare l’antica Chiesa, risalente al 1903, ricca di storia e di opere di alto valore, esemplare testimonianza del legame spirituale ed artistico tra Firenze e la
Russia.
Nell’occasione è stata presentata l’icona, raffigurante S. Bartolomeo, restituita a nuova vita dal sapiente restauro curato da Barbara Bersellini, esperta nel restauro di beni
storico-artistici.
La preziosa icona, posta nella Chiesa inferiore di Via Leone X, opera del pittore russo S. Vasilijav datata 1855, era in un grave stato di deterioramento ed è stata sottoposta ad una completo
restauro, interamente finanziato dal Lions Club Firenze Pitti.
Il restauro è stato illustrato dalla Dr.ssa Mirella Branca della Soprintendenza di Firenze, alla presenza della Soprintendente del Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, di Eugenio Giani,
Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, della restauratrice, dei soci del club e dei tanti ospiti intervenuti.
La serata alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il Questore Vicario di Firenze Dr. Cracovia, il Vice Questore Dr. Di Martino e la Principessa Irina Strozzi, si è conclusa al Circolo
Unificato dell’Esercito con una cena conviviale allietata da un coro di ragazze Georgiane che ha eseguito emozionanti antichi canti Georgiani.
Questo incontro fa parte di un progetto iniziato dal Club due anni fa, progetto che ci vede impegnati nel promuovere l’incontro fra i Lions e le molteplici comunità Religiose presenti in
città.
In ventotto anni di storia questo club è sempre stato a contatto con il tessuto sociale fiorentino e coi bisogni della città e di tutte le sue componenti, anche religiose, pertanto, siamo
orgogliosi di essere promotori del restauro di questa preziosa opera che è patrimonio di tutti.
Molte opere presenti nella Chiesa Ortodossa Russa necessitano di essere restaurate e ci auguriamo che altri Club, o altre associazioni, intervengano con iniziative analoghe alla
nostra.
Pinocchio e Lorenzini (ovvero Collodi) tornano a casa
A Firenze un nuovo sodalizio: "Il burattino diverrà un modello di sviluppo da esportare"
Nino Manfredi e Andrea Balestri nel 'Pinocchio' di Comencini
Firenze, 12 novembre 2010 - Pinocchio e il suo babbo Carlo Lorenzini tornano a casa con un percorso museale e progetti mirati per recuperare e valorizzare le botteghe storiche attraverso il ‘Laboratorio di Pinocchio’ in cui insegnare arti e mestieri tipici della cultura artigianale.
Dove? Nel quartiere di San Lorenzo. E così, dopo aver fatto il giro del mondo con oltre duecento traduzioni nel corso di oltre centoventi anni di folgorante carriera, e dopo essere sbarcato con successo all’Expo di Shangai di recente, Pinocchio e il suo geniale creatore fanno ritorno a Firenze. E non per per cullarsi sugli allori di una celebrità di dimensione planetaria, bensì per acquisire nuova energia e accendere la fantasia di grandi e piccoli come prima e più di prima.
Un ritorno,quello in San Lorenzo — dove, in via Taddea, il 24 novembre 1826, vide la luce Carlo Lorenzini, più noto come Collodi in omaggio al paese di sua madre — sancito dalla costituzione dell’Associazione culturale 'Pinocchio di Carlo Lorenzini', presieduta dall’architetto Monica Baldi, con presidente onorario il marchese Lionardo Ginori Lisci e consiglio direttivo composto dalla vicedirettrice Ida Antonia Fontana, direttrice della Biblioteca Nazionale di Firenze, Fabrizio Guarducci, presidente dell’Istituto San Lorenzo de’ Medici, il produttore cinematografico Giorgio Leopardi, la restauratrice Barbara Bersellini, l’amministratore delegato di Firenze Parcheggi Marco Carrai, il presidente del Consorsio del Mercato di San Lorenzo Renato Coppola, l’imprenditore Roberto Calamai, il commercialista Paolo Lapi, la studiosa Luisa Santiloni, il docente universitario Alessandro Savorelli dell’Associazione Insieme per San Lorenzo.
Per la prima uscita ufficiale la neonata associazione ha scelto un luogo ricco di significati: il museo storico della Manifattura di Doccia, a Sesto Fiorentino, fondata nel 1735 dal marchese Carlo Ginori e di cui Paolo Lorenzini, fratello di Carlo, fu l’ultimo direttore prima della trasformazione in Richard Ginori. "La nostra associazione — ha sottolineato il presidente Monica Baldi — intende studiare e promuovere le ‘Avventure di Pinocchio’ di Carlo Lorenzini con l’individuazione di percorsi storici attribuiti ai racconti dello scrittore e promuovere a livello nazionale e internazionale l’eccellenza produttiva italiana attraverso la storia di Pinocchio considerata come modello culturale formativo, economico, urbano e di integrazione da esportare nel mondo".
Che altro dire? Bentornati a casa carissimi Pinocchio e Carlo Lorenzini.
di MAURIZIO SESSA
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31/05/2010 17:25
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Pinocchio testimonial del genio toscano e italiano a Shanghai Pinocchio testimonial del genio toscano e italiano a Shanghai
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Quaranta anni fa, nel maggio del 1969, veniva creato il Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione – Nucleo tutela Patrimonio Artistico- transitato, con l’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nel 1975, alle dipendenze funzionali di quest’ultimo.
A pochi passi dal Collegio Romano, nella suggestiva Piazza Sant’Ignazio, prendevano posto gli uffici del Comando, a sottolineare, anche con la vicinanza fisica, un rapporto di necessaria e totale collaborazione fra le due Istituzioni in nome dell’obiettivo, sancito dalla Costituzione, di tutela del patrimonio culturale della Nazione.
Nell’arco di questi quaranta anni si sono avute riforme e cambiamenti che hanno coinvolto l’Amministrazione e la società intera, affinando le armi e gli strumenti di lavoro sia per coloro che sono chiamati a salvaguardare il patrimonio culturale, sia per coloro che in vario modo ne fanno scempio o ne compiono violazioni.
Questa mostra nella sede fiorentina e le due consorelle a Roma e Napoli sono “la festa di compleanno” del Comando Tutela Patrimonio Artistico, ma ancor più occasioni propizie per un bilancio di quanto e come si è fatto e di quanto si potrà e si dovrà ancora fare.
La mostra, ospitata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, è dedicata in particolare all’arte sacra e quindi a dipinti e oggetti trafugati in chiese, complessi conventuali, talvolta anche in Musei, ma in tutti i casi di soggetto sacro o di uso liturgico. Si tende quindi a mettere in evidenza come i luoghi di culto siano stati e siano per tante ragioni esposti al rischio di furti o danneggiamenti e come nel tempo i Carabinieri, specializzati nel settore, abbiano posto le loro forze e competenze a servizio della Chiesa e del suo enorme patrimonio artistico.
Le opere scelte sono prima di tutto accomunate dalla “qualità”, molto alta, il che testimonia che anche capolavori indiscussi, che si penserebbero al riparo da ogni rischio, sono stati nel tempo oggetto di furti più o meno clamorosi.
Oltre che in ordine cronologico, le opere sono state divise fra tavole, tele, sculture, arti minori per mostrare come i furti abbiano colpito indifferentemente generi diversi. Altro criterio di selezione potrebbe definirsi “geografico” in quanto, poiché l’attività dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale si dispiega su tutto il territorio nazionale, anche le opere esposte devono servire a rappresentare tutte le Regioni del nostro paese.
Sarà oggetto di particolare attenzione il rapporto che lega il pubblico, inteso come comunità religiosa, alle opere delle chiese e dei luoghi di culto, il rapporto fra musei e territorio, i progressi che, anche grazie all’attività dei Carabinieri dell’Arte, si sono avuti per la messa in sicurezza delle singole opere e dei luoghi che le ospitano.
La mostra rappresenta l’occasione anche per presentare due importanti restauri: da una parte il polittico di Sano di Pietro della chiesetta del Convento di San Bernardino a Sinalunga che in ordine cronologico è fra i recuperi più recenti del Comando NTPC, dall’altro il trittico di Mariotto di Nardo della chiesa di Sant’Angelo a Legnaia che verrà poi ricollocato nella sua sede di provenienza.
Trattandosi di una mostra “istituzionale” volta anche alla diffusione di un’educazione al rispetto della legalità, e di una serie di conoscenze su come materialmente si compie la tutela del patrimonio culturale, è prevista la presenza di una serie di apparati didattici con supporti informatici destinati a tutto il pubblico, ma con un’attenzione particolare alle scolaresche. L’idea in sostanza è quella di una mostra che sia pretesto per una riflessione di facile approccio sui temi principali della tutela che non sono noti al grande pubblico in tutte le loro sfaccettature.
Salisburgo 2 Dicembre 2004 - Barbara Bersellini è finita in "prima pagina" | |||||||||||||||||||||||||||
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23 Aprile 2003 | 02 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Immagini della facciata restaurata |
La facciata di Sant Antonino é stata restaurata |
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Un piccolo capolavoro. |
Il mio primo vero cantiere, il mio Maestro in assoluto: Bruno Zanardi, un vero gruppo di lavoro, una grande esperienza che ha segnato la mia crescita professionele, insegnandomi che un "bel" restauro può solo essere fatto bene.
BARBARA BERSELLINI RESTAURO
CONSERVAZIONE, RESTAURO,
MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO
DIREZIONE TECNICA
In possesso dei requisiti ai sensi dell’art.182 del D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm. ii
settori 1,2,3: dipinti su tela, tavola, affreschi, opere policrome, pietra, stucchi, arte contemporanea.
P.I. 06984760485
bersellini.barbara@gmail.com barbara.bersellini@pec.it
Dal 1992 ci occupiamo sia della progettazione che del restauro del patrimonio artistico e culturale.
prevalentemente di opere poste sotto vincolo del Mi.B.A.C.T.
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